Edifici di culto Concorso Chiesa di Salsomaggiore
Edifici di culto connessi al Concorso per la Chiesa di Salsomaggiore, 1914
In data 1 febbraio 1914 è bandito il Concorso per la nuova chiesa di Salsomaggiore, da erigersi in sostituzione dell’antica cattedrale di San Vitale. Le indicazioni del bando prescrivono la progettazione di un corpo a impianto basilicale della lunghezza di 50 m. e larghezza di 25 m., avente un altare principale e sei minori (tre per lato), un campanile di ridotte dimensioni, un battistero, un organo, alcuni confessionali, i matronei, la tribuna, un presbiterio, e annessi: un’abitazione per il custode, un Santuario e un Senatorium finalizzato ad ospitare le autorità in visita. Il verdetto, emesso dalla Commissione il 18 ottobre 1914, elenca una selezione di cinque proposte, da rinviare a una prova di secondo grado, alla conclusione della quale viene premiato il progetto contrassegnato dal motto Pax, presentato da Giulio Ulisse Arata. La partecipazione di Sant’Elia è sostenuta da un articolo di giornale («La Sera», 19 ottobre 1916, “ [S.E.] prese parte al concorso per la cattedrale di Salsomaggiore con un progetto originale …”), e da una dichiarazione di Giulio Ulisse Arata. Non sono emersi ulteriori elementi che consentano di assegnare un progetto all’architetto comasco, i soli dati messi in luce dai giudizi della Commissione inducono ad avvicinare il suo nome alle proposte contrassegnate dal motto INRI e dal motto Utopia. In particolare, in base alle osservazioni espresse in relazione al secondo, sono stati dubitativamente connessi al lavoro per l’elaborazione delle tavole citate i disegni qui riuniti.
“Fascino e mistero emana da questo strano progetto [INRI], composto colle novità che ci vengono dal “settentrional vedovo sito” e manca, quindi, della serena veste di italianità che noi della Commissione desideriamo veder rispettata anche da quelli che agiscono in arte come liberi pensatori […]. L’autore che senza dubbio si presenta come artista di valore non comune, sa, ad oltranza, di aver battuto colle sue composizioni fantastiche una pista che ora assolutamente non può essere con profitto frequentata e sa pure che, malgrado i pregi indiscutibili della sua opera, la commissione non può seguirlo in un indirizzo d’arte che per i più rappresenta una tendenza perversa, e deve pertanto passare oltre, restando però col rammarico di aver dovuto respingere un audace e artistico tentativo di liberazione dalle forme dell’arte tradizionale”.
“Fuori del nostro esame, perché trattasi di vari campioni di progetti, si trovano esposte alcune bellissime tavole contrassegnate dal motto Utopia, le quali espongono superbi schizzi di piante e facciate per chiesa, tracciate da mano maestra. Noi ci siamo fermati di proposito e molto volentieri davanti a così alta prova di ingegno e di estro ed assai abbiamo ammirato la bella fantasia che sa comporre con disciplina d’arte e sa mettere in valore le risorse dell’esperienza architettonica. Vi sono in queste attraenti tavole, chiese dall’aspetto possente, penetrate di mistero sacro; arditi profili orientali, costruzioni di megalitica semplicità, preceduti da imponenti scalee; un complesso, infine, che sente la silenziosa maestà della pietra, quale fu nelle ere lontane, nella lontana Asia, donde percorse, meravigliando, le vie del mondo”.
Tecnica: matita nera, inchiostro seppia, acquerello viola su carta
Misure (in mm): 183x150
Datazione: databile al 1914
Proprietà: Comune di Como
Collocazione: Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi, Como
Numero inventario: A368
Tecnica: matita nera su carta
Misure (in mm): 156x200
Datazione: databile al 1914 (?)
Proprietà: Comune di Como
Collocazione: Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi, Como
Numero inventario: A359
Tecnica: matita nera su carta
Misure (in mm): 147x123
Datazione: databile al 1914 (?)
Proprietà: Comune di Como
Collocazione: Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi, Como
Numero inventario: A360
Tecnica: matita nera, inchiostro nero, sanguigna, acquerello grigio su carta
Misure (in mm): 284x220
Datazione: databile al 1914 (?)
Proprietà: Comune di Como
Collocazione: Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi, Como
Numero inventario: A358
Tecnica: matita nera, inchiostro seppia, acquerelli azzurro, marrone, giallo e arancio, pastelli azzurro e giallo su cartone
Misure (in mm): 320x230
Datazione: databile al 1914 (?)
Proprietà: Comune di Como
Collocazione: Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi, Como
Numero inventario: A361